domenica 8 novembre 2009

Modi di dire della lingua italiana (Classe 11)

Alice e il Professore
Alice era appena tornata da casa: aveva un diavolo per capello. Il suo professore oggi aveva la luna di traverso dato che ieri aveva alzato un po’ il gomito e per di più aveva passato la notte in bianco.  Alice in classe aveva la testa fra le nuvole e quando non aveva saputo rispondere ad una domanda del professore, quest’ ultimo aveva perso le staffe e l’aveva accusata di essere una palla al piede per lo svolgimento del programma. Alice si era sentita come un pesce fuor d’ acqua, non sapeva che pesci pigliare. Dopo scuola, la ragazza ci mise tanto ad arrivare a casa, dato che abitava molto fuori mano.
Quella sera a cena i genitori di Alice le chiesero cosa c’era che non andava, lei inizialmente fece orecchie da mercante, ma poi vuotò il sacco e raccontò l’accaduto. I genitori, indignati, si misero le mani nei capelli dato che credevano che il professore fosse un pezzo di pane . Il giorno seguente i genitori di Alice andarono a parlare con il professore. Scoppiò il finimondo, ma alla fine i genitori riuscirono a convincere il preside a licenziare il professore. Giustizia fu fatta e Alice non vedeva l'ora di tornare a scuola.
Kirill

Cara Matilde,
    Come stai? Scusa se ti scrivo cosi tardi, ma ultimamente sono stata molto confusa, o meglio per non aver peli sulla lingua, ho perso la testa per un ragazzo.  Durante il giorno ho sempre la testa fra le nuvole, perche non so che pesce pigliare. Dal primo momento in cui  ho messo gli occhi su di lui, sono stata con lui un libro aperto, confessandogli i miei sentimenti, ma mi sembra di essere solo una palla al piede, perchè non dimostra alcun interesse per me. Passo le notti in bianco, e non faccio altro che fare fiasco. E tutto questo per un ragazzo di nome Alessandro.  Alessandro e’ un 18enne, che ha vissuto tutta la sua vita a Padova. L’anno scorso si è diplomato, e ora lavora nell’azienda di suo padre. Sta mettendo la testa a posto, e diventando un ragazzo maturo. E’ un pezzo di pane, che ad ogni instante e’ pronto a consolarti, darti una mano, e farti tornare il sorriso. Ha anche qualche difetto: si monta la testa facilmente e cerca il pelo nell’uovo quando si tratta di calcio, facendolo dare i numeri a tutti. Ma nel complesso è un ragazzo molto dolce, che pensa ai sentimenti degli altri, e quando litiga con un amico, ha la luna storta e un diavolo per capello perchè non gli piace essere in collera. Una cosa che proprio non mi piace di lui è che qualche volta alza il gomito. Mi metto le mani nei capelli pensando che forse tra me e lui non potrà mai esserci qualcosa. In questo momento vorrei poterti dire che sono a cavallo, ma non è  così. Non c’e nessuno a mettere i bastoni fra le ruote, ma ancora non funziona. Cosa posso fare? Dimenticarmelo? Insistere? Non ho idea, dammi un tuo consiglio. E tu invece? Raccontami un po’ quello che ai fatto ultimamente.
Scrivimi prest! Bacioni
Laura


La notte di Abdullah
C’era una volta, una signorina che spesso alzava il gomito e, dopo aver speso tutti i suoi soldi in bibite alcoliche, era rimasta al verde. Da sobria sembrava buona come il pane, ma quando beveva, diceva tutto quello che pensava: diventava un libro aperto. Una sera cominciò a parlare di immigrazione facendo di ogni erba un fascio e questo mi ha fatto girare le scatole perché io ero appena arrivato dall’Azerbaijan. Non aveva peli sula lingua e io non vedevo l’ora che il suo discorso finisse.
Ad un certo punto, l’ha sparata grossa. Sono andato su tutte le furie e ho perso la testa. Le ho detto di mettere la testa a posto e che aveva un cervello da gallina. A quel punto, anche lei ha dato i numeri e dei suoi amici le hanno dato una mano ad accerchiarmi. Mi sentivo come un pesce fuor d’acqua perché ero l’unico straniero nel locale. Lei aveva un diavolo per capello ed uno dei suoi amici sembrava avere la luna di traverso. Voleva sfogarsi su di me e al tre mi hanno attaccato contemporaneamente. Pata pim, pata pum e pata pim, pata pum, mi sono trovato al tappeto in quattro e quattr'otto. Dopo un paio di minuti di svenimento, mi sono rialzato. Abitavo fuori mano e perciò ci ho messo venti minuti ad arrivare a casa. Ho passato la notte in bianco a cause del dolore atroce. La morale è la seguente: prima di contraddire una persona in stato d’ebbrezza, assicurati che non abbia degli "scagnozzi" appresso.
Ravi

Cara Lucia,
come stai? Io non tanto bene. Da quando mi sono trasferita abito fuori mano e il centro è difficile da raggiungere. Potrei prendere l'autobus ma sono al verde, e pertanto devo rimanere nei dintorni. Ho rotto con Alberto perché cercava sempre il pelo nell'uovo e non riuscivo piu' a sopportarlo. In questo momento ho la luna di traverso e mi sento come un pesce fuori d'acqua. Mi metterei la mani nei capelli...
Penso anche che Alberto abbia un cervello da gallina e che qualche volta alzi il gomito, ma lui ha sempre negato. Tu invece?Con Lorenzo?
Scrivimi presto e raccontami tutto.Un bacio
Sabel