lunedì 7 dicembre 2009
Il mondo dei giovani della E.I.S.P Abitudini e interessi dei giovani della High School
domenica 8 novembre 2009
Modi di dire della lingua italiana (Classe 11)
Alice era appena tornata da casa: aveva un diavolo per capello. Il suo professore oggi aveva la luna di traverso dato che ieri aveva alzato un po’ il gomito e per di più aveva passato la notte in bianco. Alice in classe aveva la testa fra le nuvole e quando non aveva saputo rispondere ad una domanda del professore, quest’ ultimo aveva perso le staffe e l’aveva accusata di essere una palla al piede per lo svolgimento del programma. Alice si era sentita come un pesce fuor d’ acqua, non sapeva che pesci pigliare. Dopo scuola, la ragazza ci mise tanto ad arrivare a casa, dato che abitava molto fuori mano.
Quella sera a cena i genitori di Alice le chiesero cosa c’era che non andava, lei inizialmente fece orecchie da mercante, ma poi vuotò il sacco e raccontò l’accaduto. I genitori, indignati, si misero le mani nei capelli dato che credevano che il professore fosse un pezzo di pane . Il giorno seguente i genitori di Alice andarono a parlare con il professore. Scoppiò il finimondo, ma alla fine i genitori riuscirono a convincere il preside a licenziare il professore. Giustizia fu fatta e Alice non vedeva l'ora di tornare a scuola.
Kirill
Cara Matilde,
Come stai? Scusa se ti scrivo cosi tardi, ma ultimamente sono stata molto confusa, o meglio per non aver peli sulla lingua, ho perso la testa per un ragazzo. Durante il giorno ho sempre la testa fra le nuvole, perche non so che pesce pigliare. Dal primo momento in cui ho messo gli occhi su di lui, sono stata con lui un libro aperto, confessandogli i miei sentimenti, ma mi sembra di essere solo una palla al piede, perchè non dimostra alcun interesse per me. Passo le notti in bianco, e non faccio altro che fare fiasco. E tutto questo per un ragazzo di nome Alessandro. Alessandro e’ un 18enne, che ha vissuto tutta la sua vita a Padova. L’anno scorso si è diplomato, e ora lavora nell’azienda di suo padre. Sta mettendo la testa a posto, e diventando un ragazzo maturo. E’ un pezzo di pane, che ad ogni instante e’ pronto a consolarti, darti una mano, e farti tornare il sorriso. Ha anche qualche difetto: si monta la testa facilmente e cerca il pelo nell’uovo quando si tratta di calcio, facendolo dare i numeri a tutti. Ma nel complesso è un ragazzo molto dolce, che pensa ai sentimenti degli altri, e quando litiga con un amico, ha la luna storta e un diavolo per capello perchè non gli piace essere in collera. Una cosa che proprio non mi piace di lui è che qualche volta alza il gomito. Mi metto le mani nei capelli pensando che forse tra me e lui non potrà mai esserci qualcosa. In questo momento vorrei poterti dire che sono a cavallo, ma non è così. Non c’e nessuno a mettere i bastoni fra le ruote, ma ancora non funziona. Cosa posso fare? Dimenticarmelo? Insistere? Non ho idea, dammi un tuo consiglio. E tu invece? Raccontami un po’ quello che ai fatto ultimamente.
Scrivimi prest! Bacioni
Laura
La notte di Abdullah
C’era una volta, una signorina che spesso alzava il gomito e, dopo aver speso tutti i suoi soldi in bibite alcoliche, era rimasta al verde. Da sobria sembrava buona come il pane, ma quando beveva, diceva tutto quello che pensava: diventava un libro aperto. Una sera cominciò a parlare di immigrazione facendo di ogni erba un fascio e questo mi ha fatto girare le scatole perché io ero appena arrivato dall’Azerbaijan. Non aveva peli sula lingua e io non vedevo l’ora che il suo discorso finisse.
Ad un certo punto, l’ha sparata grossa. Sono andato su tutte le furie e ho perso la testa. Le ho detto di mettere la testa a posto e che aveva un cervello da gallina. A quel punto, anche lei ha dato i numeri e dei suoi amici le hanno dato una mano ad accerchiarmi. Mi sentivo come un pesce fuor d’acqua perché ero l’unico straniero nel locale. Lei aveva un diavolo per capello ed uno dei suoi amici sembrava avere la luna di traverso. Voleva sfogarsi su di me e al tre mi hanno attaccato contemporaneamente. Pata pim, pata pum e pata pim, pata pum, mi sono trovato al tappeto in quattro e quattr'otto. Dopo un paio di minuti di svenimento, mi sono rialzato. Abitavo fuori mano e perciò ci ho messo venti minuti ad arrivare a casa. Ho passato la notte in bianco a cause del dolore atroce. La morale è la seguente: prima di contraddire una persona in stato d’ebbrezza, assicurati che non abbia degli "scagnozzi" appresso.
Ravi
Cara Lucia,
come stai? Io non tanto bene. Da quando mi sono trasferita abito fuori mano e il centro è difficile da raggiungere. Potrei prendere l'autobus ma sono al verde, e pertanto devo rimanere nei dintorni. Ho rotto con Alberto perché cercava sempre il pelo nell'uovo e non riuscivo piu' a sopportarlo. In questo momento ho la luna di traverso e mi sento come un pesce fuori d'acqua. Mi metterei la mani nei capelli...
Penso anche che Alberto abbia un cervello da gallina e che qualche volta alzi il gomito, ma lui ha sempre negato. Tu invece?Con Lorenzo?
Scrivimi presto e raccontami tutto.Un bacio
Sabel
mercoledì 28 ottobre 2009
Il dialetto a scuola? Perchè no! (K. B. ,classe 11)
Recentemente, durante le lezioni di Italiano B Higher, noi della classe 11 abbiamo affrontato un argomento che riguardava l’introduzione dell'insegnamento dei dialetti regionali italiani nelle scuole. Ma sarebbe veramente una buona idea?
Molti dibattiti si sono sviluppati attorno all’argomento. La maggior parte della gente si schiera dal lato conservativo della questione, e ammette che i giovani di oggi hanno fin troppi problemi con la lingua italiana per potersi permettere lo studio di una presunta parlata futile e senza scopo. Altri, che invece vogliono spezzare una lancia a favore dei dialetti, dicono che lo studio e l’apprendimento di una parlata locale aiuterebbe i giovani ad imparare la storia culturale della propria regione e poter di conseguenza tramandare le proprie tradizioni ai posteri.
Il dialetto, prendendo come esempio quello veneto, è usato frequentemente in ambito quotidiano dagli adulti ma anche dai giovani, che spesso hanno l’abitudine di buttare qualche detto locale qua e là. Il dialetto veneto è inoltre usato da cantanti e gruppi musicali, come la band padovana la “Piccola Bottega Baltazar”, che lo usa in certe canzoni per ricreare l’atmosfera delle campagne padane, e da cabarettisti come le "Bronse querte", i quali fanno spettacoli e pubblicano testi esilaranti sulla parlata veneta. Possiamo dunque constatare che in fondo l’introduzione dei dialetti nelle scuole, e non solo, è un'idea da prendere in considerazione.
Certo, ci sarebbero problemi con la grammatica, dato che i dialetti cambiano da città a città. Questo però non si presenta come problema per il ministro Zaia, che vede il dialetto come “identità culturale” di una regione. Per concludere vorrei esprimere la mia opinione a riguardo. L’introduzione del dialetto nelle scuole e nelle televisioni non è un’idea da scartare. I dialetti rappresentano le identità culturali di ogni regione, come dice Zaia, e dunque sarebbe un progetto interessante per insegnare le tradizioni di un popolo ai più giovani. Se queste leggi dovessero essere approvate, sarebbe un altro discorso. Solo chi vivrà vedrà!
Kirill Bonifacio
martedì 9 giugno 2009
L’OROSCOPO DELL’ESTATE. (Alexandra e Juan, grade 11)
Quest’estate sarà fantastica ma solo se non avrete paura di provare nuove emozioni. Mangiate molta verdura e bevete tanti frullati!
TORO (21 aprile – 21 maggio)
Incontrerete persone nuove e interessanti e anche se troverete l’amore non dimenticate gli amici! Attenti alla linea, mangiate in modo sano.
GEMELLI (22 maggio – 21 giugno)
Se andrete in posti nuovi riceverete alcune proposte per un lavoro estivo che migliorerà la vostra salute e la vostra vita. Anche questa estate non troverete l’anima gemella … portate pazienza!
CANCRO (22 giugno – 22 luglio)
Viaggerete molto ma dovrete trovare anche il tempo per studiare e tutti i vostri problemi si risolveranno! Continuerete ad essere in perfetta forma.
LEONE (23 luglio – 22 agosto)
Cari giovani leoni, anche se l’inverno passato non è stato completamente positivo, questa estate farete una vacanza rilassante e divertente dove dimenticherete lo stress invernale. Evviva il sole!
VERGINE (23 agosto – 22 settembre)
Trascorrerete gran parte dell’estate con i vostri genitori, ma non preoccupatevi perché sarà comunque una vacanza divertente! Avrete l’opportunità di migliorare la vostra salute facendo lunghe passeggiate in montagna e nuotando molto al mare: attenti a non bruciarvi sotto il sole di agosto.
BILANCIA (23 settembre – 22 ottobre)
Cari ragazzi del segno della Bilancia, quest’estate sarà libera per fare quello che vorrete … ma solo se avete finito gli esami dell’IB! Gli altri studenti oltre ad andare al mare dovranno anche scrivere l’Extended Essay: è consigliato non farlo sotto l’ombrellone!
SCORPIONE (23 ottobre – 21 novembre)
Andrete in vacanza in un paese esotico dove farete nuove e divertenti esperienze. Avrete anche un lavoro estivo in spiaggia. Se farete un po’ di sport ogni settimana tornerete a scuola in forma per affrontare il nuovo anno con grinta ed energia … soprattutto per chi ha gli esami!
SAGITTARIO (22 novembre – 21 dicembre)
I vostri amici vi faranno una sorpresa quando meno ve lo aspetterete! Un incontro speciale cambierà la vostra vita se farete quella cosa importante che solo voi sapete. Attenti: se passerete tutto il tempo estivo con gli amici non arriverete abbastanza preparati a settembre!!!
CAPRICORNO (22 dicembre – 21 gennaio)
Ci sarà un’occasione particolare per conoscere una persona speciale: cercate di non perderla ma attenti anche a non perdere la testa altrimenti inizierete il nuovo anno scolastico poco concentrati! Non avrete problemi di salute.
ACQUARIO (22 gennaio – 19 febbraio)
Farete un viaggio con i vostri amici: comportatevi bene e il divertimento sarà garantito! Avrete varie opportunità per trovare un lavoro estivo che migliorerà la vostra vita e il vostro portafoglio.
PESCI (20 febbraio – 20 marzo)
Risolverete un problema con il vostro miglior amico con cui trascorrerete le vacanze. Se non l’avete ancora fatto, iniziate a studiare per gli esami orali, perché il tempo vola. La salute sarà ottima.
SEI FESTAIOLO? Intervista ad alcuni studenti IB (Lara, grade 11)
Nome: Chelsea
Età: 16
Nazionalità: Americana
Nome:Matteo
Età:16
Nazionalità: Italiana
Nome: Omar
Età: 16
Nazionalità: Italo-australiana
Nome: Ligia
Età: 17
Nazionalità: Brasiliana
Nome: Sara
Età: 17
Nazionalità: Cingalese
DOMANDE
1. Che tipo di feste ti piacciono?
CHELSEA: Quelle con tante persone dove si balla per tutta la sera.
MATTEO: Quelle con poca gente.
OMAR: Mi piacciono le feste in piscina.
LIGIA: Mi piacciono le feste simili a quelle di capodanno.
SARA: Quelle in piscina
2. Una festa di cui ti ricordi
CHLSEA: Il 18esimo di una mia amica in cui ci siamo trovati in Prato della Valle. Poi cinque automobili Porsche sono venute a prenderci e ci hanno portato in discoteca: lì abbiamo cenato e ballato tantissimo.
MATTEO: La Festa dell’Oca a Mirano. Si mangiava tanta carne d’oca e poi si è fatto il Gioco dell’oca con le persone vere come pedine.
OMAR: La festa di compleanno dell’anno scorso del mio amico Stefano. Eravamo a casa sua con la nostra compagnia di amici: abbiamo mangiato bistecche e a intrattenerci c’era la scimmia ammaestrata di Salvatore.
LIGIA: La festa di compleanno della mia amica Alex. Eravamo a casa sua con degli amici: abbiamo mangiato la pizza e ballato.
SARA: La festa di Ingrid. Prima abbiamo mangiato al Munpub a Padova e poi siamo andati in giro per la città.
3. Che rapporto hai con le feste tradizionali?
CHELSEA: Mi piacciono perché si può stare insieme con la famiglia
MATTEO: Mi sono abbastanza indifferenti.
OMAR: Mi piacciono tanto.
LIGIA: Non ho niente contro le feste tradizionali.
SARA: Buono.
4. Come festeggi il compleanno?
CHELSEA: Vado in centro a Vicenza insieme agli amici più cari e poi andiamo in discoteca.
MATTEO: A casa con tutta la famiglia.
OMAR: Prima festeggio con la famiglia, poi il weekend successivo festeggio con gli amici.
LIGIA: Con gli amici.
SARA: Invito tutti gli amici a cena.
5. Se potessi organizzare una festa, che tipo di festa faresti?
CHELSEA: Mi piacerebbe organizzare una festa hawaiana al mare.
MATTEO: Una festa con molte attività.
OMAR: Farei una festa a Villa Barbieri.
LIGIA: Dipende dall’occasione.
SARA: Una festa in maschera, vestiti da animali selvaggi.
domenica 26 aprile 2009
Intervista immaginaria a Guido Laremi. (Saeko M.)
Tutti sanno chi è Guido Laremi, il protagonista del famoso romanzo “Due di Due”. Il libro è suddiviso in due parti che corrispondono a due diverse fasi della sua vita: l’adolescenza e la vita da adulto. Il tema fondamentale del libro è l’evoluzione della sua amicizia con Mario nel corso degli anni. Abbiamo intervistato Guido, il personaggio più affascinante del libro, che ha risposto ad una serie di domande riguardo alla sua personalità e all’amicizia, rivelandoci i suoi sentimenti verso il suo caro amico Mario.
Intervistatore:
“Il libro Due di Due ha sicuramente avuto un grande successo, e soprattutto i giovani hanno provato simpatia verso Guido. Cosa ne pensa di questa cosa? E qual è, secondo lei, il motivo di questo fenomeno?”
Guido:
“Bhè, a dire il vero io sono un personaggio molto strano, ho un carattere forte e fingo di essere insofferente ed indifferente anche se in fondo sono molto sensibile e debole. Secondo me, tanti ragazzi provano questo senso di ammirazione nei miei confronti, soprattutto per il mio stile ribelle e indipendente. Direi che sono un ragazzo forte in confronto agli altri, anche perché riesco a mascherare la mia debolezza. Il mio carisma, il fatto di essere capace di convincere le persone attraverso i discorsi persuasivi, è uno dei fattori più importanti del mio fascino. Infatti, Mario prova attrazione per me proprio perchè abbiamo un carattere completamente opposto: io sono un ragazzo attivo, determinato e sempre sicuro di me, Mario invece è passivo, insicuro e si lascia trascinare dal mio entusiasmo vulcanico.”
Intervistatore:
“ Sì, infatti è proprio questo che volevo sapere... le dispiacerebbe parlare un po’ della vostra amicizia?”
Guido:
“ Uhm...credo che sia un’amicizia nata lentamente ed il legame si rafforza con il tempo. All’ inizio si vede che il nostro rapporto non è una cosa seria, anzi. Ma, a mano a mano che abbiamo cominciato a scambiarci le idee, abbiamo cominciato a capirci di più. Insomma, direi che da questo momento ho iniziato a dare importanza all’amicizia. Non c’è nessun dubbio che la nostra forma d’amicizia è assai particolare, fatta di poche parole... Ma, comunque sono sicuro che la relazione spirituale ci sia sempre stata tra di noi....”
Intervistatore:
“ Quindi, com’è secondo lei un’amicizia ideale?”
Guido:
“ Sinceramente, non riesco a definire a parole cosa sia un’amicizia ideale. Ma, il fatto di sentirsi legati fortemente anche se non ci si tiene in contatto, secondo me è già una bella cosa. L’ importante non è solo trovarsi ed uscire insieme, ma il fatto di sentirsi sempre vicini nonostante la distanza....”
Intervistatore:
“ Alla fine, come mai ha scelto Mario come suo migliore amico?”
Guido:
“ Hahaha....non sono stato io a sceglierlo, è semplicemente il fatto che siamo fatti uno per l’altro. Infatti, io gli voglio tanto bene anche se non riesco al esprimerlo a parole. Fino ad adesso ho vissuto una vita infelice, incapace di stabilire una relazione seria con nessuno e nessun posto. Per questo motivo, ho vagabondato per il mondo in cerca di un luogo sicuro. Ma alla fine non sono riuscito a trovarlo....Solo quando sto da Mario, sento di essere a mio agio e tranquillo... Insomma, lui è l’unica persona in questo mondo di cui mi possa fidare”
Intervistatore:
“ E’ una fortuna trovare un’amicizia come questa! La nostra intervista si conclude qui. Grazie per la sua disponibilità.”
domenica 19 aprile 2009
Quando la tecnologia ti si rivolta contro... (Vince Marcantonio)
Sono andato a casa di Sofia. Quella con la casa tutta tecnologica. Adoro la tecnologia, non potevo rifiutare la sua proposta di restare da lei per qualche giorno! Sinceramente, è stato un weekend incredibilmente... terribile! Ho intuito che qualcosa non andava quando vernerdì sera è saltata la corrente. Poi, quando il sistema si è riavviato le luci hanno cominciato a spegnersi. Nel buio, io e Sofia ci siamo messi a cercare una pila. Come in un film horror… non sono riuscito a dormire per quasi tutta la notte.
Sfortunatamente, è arrivato sabato. Alle 8 è suonata la sveglia e non solo... musica ‘house’ ad alto volume accompagnava un voce ellettronica che ripeteva “Sveglia, Sofia!”. Dopo questo brusco risveglio, sono andato a farmi una doccia. Anzi, ci ho provato. La doccia, che era grande come una stanza, mi ha spruzzato con acqua ad alta pressione, e poi quella voce ellettronica rideva! Arrabbiato, sono andato in cucina (mi viene fame quando mi arrabbio) però il frigorifero era chiuso ermeticamente e non riuscivo ad aprirlo.
Stanco, puzzolante, e affamato, sono andato in salotto a guardare la tv. Ho chiesto al telecomando integrato di mettere sul telegiornale però mi ha risposte dicendo che l’unico canale disponibile era MTV. Che incubo! E Sofia, dov’era? Chiusa in camera sua perchè la porta murale non si apriva. Ho provato ad aprirla però il computer che controllava la casa era bloccato. Naturalmente, sono saltato fuori dalla finestra digitale e sono scappato a casa, lasciando Sofia alle prese con la sua casa automatica… Buona fortuna con la tecnologia!
Recensione: Non abbiate paura se siete rimasti a casa. (Yohai N.)
Regista: Gabriele Salvatores
Anno: 2003
Genere:Drammatico
Con: Giuseppe Cristiano (Michele), Diego Abatantuono (Sergio), Aitana Sánchez-Gijón (mamma di Michele), Dino Abbrescia (papà di Michele).
I temi che vengono affrontati nel film sono l’amicizia, la fantasia, la crescita, il tradimento, rapporti familiari e infine la paura. Sembra che ci siano dei temi che sono stati aggiunti nel film per motivi commerciali per attirare un pubblico più vasto. Non c’è un forte messaggio alle fine, il che fa pensare ad un libro giallo con un finale aperto.
I ruoli degli attori adulti vengono interpretati bene, ma i ragazzi lasciano a desiderare. In compenso, la sceneggiatura è molto ben fatta e Salvatores ci mostra delle scene bellissime: peccato che la musica che le accompagna non sia adatta alla storia e disturbi la visione del film! È il tipo di film che in generale non soffri quando lo guardi ma di cui neanche ti ricordi la mattina dopo. I vostri bambini si divertiranno più di voi.
(Yohai Nitzani)
giovedì 16 aprile 2009
Dal film "Quando sei nato non puoi più nasconderti (Saeko M.)"
Genere: Drammatico
Anno: 2005
Con: Alessio Boni, Michela Cescon, Rodolfo Corsato, Matteo Gadola, Andrea Tidona, Adriana Asti
Trama:
Gli alunni della classe 12 hanno inventato degli articoli di cronaca basati sulla storia di questo film. Ecco un esempio:
Ma in quel momento, quando la barca si è inclinata a causa di una grossa ondata, il bambino ha perso l’ equilibrio ed è caduto in mezzo al mare non riuscendo pero’ a ritornare sulla barca. In quel momento, il bambino è stato completamente sommerso dall’ acqua e non sapeva cosa fare….
“Oddio, ho avuto una pessima esperienza! Non ci voglio neanche pensare… Quando mi sono accorto di essere completamente solo, e che chiedere aiuto a qualcuno era una cosa assolutamente inutile, ho cominciato a piangere… Avevo un forte desiderio di vivere e di ritornare dai miei genitori…All’ inizio ho pensato sul serio di morire in mezzo a quel mare enorme, divorato dagli squali, fino a che sono stato portato in salvo da una specie di nave clandestina…” così ci racconta la sua esperienza Sandro Bruni, il ragazzino dodicenne, figlio di un ricco imprenditore bresciano.
Infatti, lui è stato salvato proprio da una nave clandestina, che trasportava una quantità enorme di gente straniera in Italia. Sandro ha fatto amicizia con due ragazzi rumeni Radu e Alina che gli hanno sia salvato la vita sia fatto compagnia durante “il viaggio” nella nave.
Non c’è dubbio sul fatto che la maggior parte dei clandestini vengono trattati male e senza alcun rispetto da parte dei paesi ricchi, e spesso vengono anche disprezzati solo per essere clandestini. Ma questo evento ci dimostra che anche queste persone, spesso vittime dei nostri pregiudizi, possono darci un esempio di generosità e di solidarietà.