lunedì 10 maggio 2010

Descriviamo una persona (classe 11)

Mio nonno (Kirill B.) 
 
Mio nonno si chiama Sergio (italianizzato da Sergeiy, che è il suo vero nome), ed è un uomo di mezza età. E’ alto, con una corporatura robusta, forse un po’ grassa, giustificata però dalla sua età. Ha i capelli corti e canuti e le folte sopracciglia collocate sul suo viso da bambino riescono a dargli un’ espressività serena ed allegra. Ha il naso a patatina, caratteristica che dà al suo volto un’aria ancor più gioiosa, ma se si incrocia lo sguardo con i suoi occhi grandi e color cielo allora tutto cambia e ti senti penetrato nell’ animo. Sotto al naso spuntano due labbra sottili e rosse, tanto da dare l’impressione che faccia uso regolare di rossetto. Nonno è sempre tranquillo, e la sua voce profonda e rasserenante rende piacevole intrattenersi in lunghi discorsi con lui. Quando cammina, sembra si trascini sulle ginocchia, il che gli dài un’aria perennemente stanca. L’unico difetto di mio nonno è la sua testardaggine e la sua dogmaticità. Dato che è un professore, si crede sempre il più intelligente e gli piace essere il deus ex machina della situazione. Quando litiga, seppur sempre raramente, con nonna, non cambia mai idea, anche se è dalla parte del torto. E’ però una persona estremamente generosa ed intelligente, e mi piace pensare a lui come all’ Umberto Eco della mia famiglia. Gli voglio un mondo di bene e sono fiero di averlo come nonno!

Un amico: colui che ti accetta con pregi e difetti (Laure R.)

Sono in camera, distesa sul letto, mentre guardo le foto dell’ estate scorsa. Foto che portano con loro un immenso ricordo di persone importanti nella mia vita. Sfogliando il colorato album fotografico, ad un tratto mi fermo e fisso un'immagine, scoprendo cose che non avevo mai visto di una persona a me cara. Si chiama Luca; il mio migliore amico. È il mio sostegno più grande, colui che trova sempre le parole giuste per consolarmi e farmi tornare il sorriso. Lo conosco da poco ma spesso basta uno scambio di sguardi per capire cosa pensa  l’altro. Mi ha insegnato ad essere più sicura di me, che la vita sta dalla parte dei coraggiosi e non da quella delle persone che si nascondono. Luca ha sempre creduto in me, anche quando sbagliavo, dicendomi; “ Hai fatto un errore, ma ricordati che è dagli errori che si impara cosa è giusto e cosa è sbagliato. È dagli errori che si impara e si cresce.” Le persone nella famiglia non si scelgono, ma con gli amici è diverso. Gli amici decidono se vogliono restare, e non sono costretti ad amare. L’amico e colui che ti accetta con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Luca é un vero amico.
Luca è un giovane spilungone, di 17 anni. Un ragazzo affascinante e dolce come il miele. Un cespuglio nero, con riccioli alle punte, gli copre la fronte spaziosa. Il suo viso pallido, ovale, splende alla luce del giorno come i suoi occhi tondi, neri-castani penetranti come i raggi del sole. Ha un nasino all’insù, circondato da piccole lentiggini sporgenti sulle sue guance sciupate che gli donano uno sguardo espressivo. Ha un mento volitivo e la bocca con labbra carnose.
Per strada tutti i passanti restano a bocca aperta, lui con il suo fisico muscoloso che sembra uscito dal programma televisivo Baywatch. Spalle atletiche larghe con sotto l’impronte dei lineamenti di una tartaruga sulla pancia. Da sotto i pantaloncini rossi accesi, spuntano due gambe forti, dritte, leggermente pelose.
Metallaro, punk, rock, emo, truzzo, non rientra in nessuna delle categorie in cui veniamo classificati: Luca è uno per sè. Veste sportivo, con uno stile americano; jeans, scarpe larghe che sembrano cadergli dai piedi ad ogni passo, e maglietta della sua band preferita. Un ragazzo che suona la chitarra e trova la passione di esprimere a noi la sua vera identità tramite la musica heavy metal.
Ma un amico non è colui che ha un fisico formidabile, ma colui che ha un carattere prodigioso. Colui che è presente nei momenti di allegria, ma ti sostiene nei momenti peggiori della vita. Colui che ti dona suggerimenti che spesso dimentichiamo, ma ancora ti perdona. Colui che sarà sempre al tuo fianco; un vero amico. Il mio migliore amico è Luca, colui che amo.

 "La Sartori" (Ravi K.)

La ‘Sartori’ è una ragazza di sedici anni che ha studiato, in passato, con me. Una delle persone più leali che si possano mai trovare anche se non sempre è affidabile. Di soprannomi non gliene hanno mai dati ma la potremmo chiamare ‘Ridolina’ dato che ride tantissimo. Infatti, è una ragazza estroversa che parla con tutti. Anche se è il mio opposto, siamo amici da una vita ormai. C’è sempre qualcosa di cui parlare. È una chiacchierona e molti dei miei amici dicono che diventerà una parrucchiera da quanto parla. Lei si contraddistingue per la sua capacità di spettegolare che, però, in molti casi mi irrita. Non le si può dire nulla perché è una delle persone più testarde che io conosca. Mai, in nessuna occasione (anche quando aveva palesemente torto) dirà ‘scusa’ o ‘hai ragione’. In ogni caso, fino ad ora, almeno, è sempre stata, non solo leale, ma anche sincera. Non ha peli sulla lingua e mi ricorderò sempre quando mi ha detto, chiaro e tondo, che avevo trattato una persona in modo indegno.
La Sartori è abbastanza bassa ed è per questo che la prendiamo in giro certe volte. Porta gli occhiali ma spesso si mette le lenti a contatto. Ha la faccia ovale e gli occhi verdi che stanno molto bene con i suoi capelli marroni, lunghi e ricci. Non so perché, ma lei ama il suo naso a patata ma invidia le mie labbra carnose. Si distingue facilmente nella folla per via dei suoi capelli. Il suo abbigliamento è a volte casual e a volte elegante, come se avesse due facce. In ogni caso, la Sartori è stata e sarà sempre un’amica.

Mia mamma (Sabel F.)

La persona che voglio descrivere è una persona molto cara a me, ed una persona a cui voglio molto bene, e che rispetto molto: mia mamma.
Mia mamma è una donna di statura media, e abbastanza magra a parte quel po' di pancia che ha a cause del parto. Ha degli occhi grandi e molto scuri, ma anche molto espressivi, infatti si può capire come si sente guardando solo i suoi occhi. I suoi capelli sono lunghi, scuri e lisci. Sono anche molto luminosi e morbidi come velluto. Il naso di mia mamma è schiacciato e piccolo, ed è per questo che in famiglia la prendiamo sempre in giro. Ha uno sguardo profondo e molto interessante, perchè ad ogni suo sentimento è collegato uno modo di guardare diverso.  La sua voce è sciolta e sottile, ma quando si arrabbia o si infastidisce diventa aggressiva.
L’ abbigliamento di mia mamma varia molto, e questo è perchè le sta bene quasi tutto. Ci sono dei giorni in cui è molto sportiva, soprattutto quando deve andare a giocare a tennis. Altri giorni invece è casual e alla moda, questo è quando si mette dei jeans con una maglietta abbinata. Ci sono delle sere, quando esce con amici o mio papà, che è stupenda. Per queste occasioni è molto elegante e raffinata. A volte si indossa dei bei vestiti, altre delle gonne, ma qualsiasi cosa decide di mettersi ha sempre adosso delle scarpe col tacco. Infatti mia mamma è appassionata delle scarpe e ne ha tantissime e tutte di diversi colori.
Come carattere mia mamma è spesso molto allegra e sorridente, anche se può essere un po ' lunatica. È una donna molto organizzata ed ordinata, però può essere anche molto severa e quando si arrabbia diventa molto cattiva ed il suo sguardo diventa pungente ed aggressivo. Infatti quando si arrabbia in famiglia abbiamo un po' tutti paura anche se è arrabbiata con un’altra persona. Quando però è tranquilla, è molto coccolosa e buona : cucina sempre quello che voglio e fa sempre quello che mi piace. È anche molto generosa e sempre pronta a dare a chiunque quello che ha.
A mia mamma piace molto giocare a tennis, e le piace anche stare in compagnia ed è per questo che a casa nostra abbiamo sempre molti ospiti. Le piace viaggiare per visitare posti nuovi. Ma quello che le piace di più è stare con la sua famiglia e fare il più possibile per loro affinchè siano felici.

Andrea (Zesong P.)

Si distingue tra gli altri per quell’andatura simile a quella di un soldato, sempre composto al punto da sembrare meccanico, con quell’aria autorevole, ma in fondo in fondo scopri che è mite appena lo conosci meglio.  Sembra a prima vista uno sportivo, data la sua corporatura snella e prestante,m a l’apparenza inganna, perchè in realtà non gli piace praticare sport impegnativi come calcio o pallacanestro, perchè nonostante il fisico è affetto da asma, perciò non puo’ correre troppo. Non è molto alto, non riusciresti a distinguerlo in mezzo alla folla: l’ultima volta che ci siamo persi a Prato della Valle , trovarlo... come cercare un ago in un pagliaio!
 La cosa che odia di più al mondo è andare a fare shopping, infatti ogni volta che ci fermiamo davanti ad un negozio interessante d’abbigliamento, lui fa sempre finta di non vederlo e cerca di trovare una via di fuga. Nonostante questo aspetto sconcertante, ha nell’armadio una intera collezione di vestiti, molti di cui anche alla moda. Questo fatto ha sempre incuriosito tutti, e tutti si domandano come faccia ogni giorno ad uscire con un nuovo paio di scarpe o una nuova maglietta se non lo vedi mai in un negozio. Un aspetto buffo di lui e che suscita interesse, si manifesta durante il giorno, quando va fuori in bicicletta o anche a piedi: guarda alla prima cosa che riflette la sua immagine,come il vetro di una macchina o anche una semplice pozzanghera d’acqua. Molte volte mi chiedo se è la reincarnazione di Narciso.Quando si specchia, si sofferma sempre a guardare i suoi occhi verdi e i capelli biondi separati da una fronte minuta senza tracce di brufoli. Quando si tagliava i capelli, li aveva a spazzola che spuntavano da ogni parte della testa come aghi pungenti che, accompagnati al suo sguardo serio e penetrante, spaventerebbe chiunque, ma accompagnati sempre da un sorriso smagliante, non spaventano nemmeno un gatto. Ha un carattere ambiguo. è molto timido e riservato con gli sconosciuti, ma si lascia andare subito e diventa una macchina parlante,come se fosse in una maratona. Così si distingue fra i suoi coetanei l’eccentrico Andrea, sempre pronto ad intervenire quando sbagli, con un look raffinato che nasconde dentro di sè segreti inesplorati. Molto acuto nell’osservazione, quando vede qualcosa che non quadra, è sempre il primo a cercare una spiegazione, e quando non ne trova una razionale, racconta sempre una storia fantastica correlata con gli alieni.

Mia mamma Janine (Caterina P.)

Mia mamma è molto alta e snella, ed è così di natura. Anche se non fa mai sport riesce sempre a mantenersi in forma. Ha gli occhi verdi molto espressivi, tanto che si capisce immediatamente quando sta architettando qualcosa. I suoi capelli, castani, sono corti e crespi proprio come quelli che aveva una volta mia nonna. Il suo sguardo e’ quasi sempre sereno e allegro, ma quando si infastidisce diventa così serio e penetrante che incute molta paura. Mia mamma ha un’andatura molto disinvolta, che si riflette anche nel suo abbigliamento: sobrio ed elegante. La sua voce, molto cordiale ed armonica, è come il suo carattere disinvolto. E’ una donna molto generosa e ottimista, questo si nota facilmente quando si trova in mezzo a tanta gente perché trasmette allegria e soprattutto fa amicizia molto facilmente. Le piace molto stare in compagnia, infatti, trova sempre il modo di uscire per vedere vecchi amici o conoscere nuove persone. Mia mamma è la mia migliore amica , ogni volta che io ho un problema lei sa sempre come risolverlo. E' inoltre molto dolce e generosa e lo dimostra, per esempio, con le merendine e le sorprese che mi fa trovare ogni giorno al mio ritorno da scuola. Mia mamma è come una leonessa, perché farebbe qualsiasi cosa per proteggere e accontentare me e mio fratello, e per vederci felici. E’ una persona fantastica perché riesce sempre a voler bene a chiunque. 

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