martedì 27 maggio 2008

Anche gli insegnanti sono umani! (Grade 11)



Anche gli insegnanti sono umani!

In un mondo lontano dal nostro esistono delle creature ben conosciute da noi studenti. La nostra vita é segnata dalla loro presenza, e anche quando non li vediamo sappiamo che sono nei dintorni. Siamo convinti di conoscerli bene, ma in realtà si può dire di sapere abbastanza per giudicarli? Noi studenti del corso “Italiano B” della 11 abbiamo esplorato il lato nascosto della loro esistenza cercando di rispondere alla domanda: “Ma hanno una vita?”. Abbiamo fatto un’intervista a sei insegnanti che ci hanno dato delle risposte interessanti. É vero, anche gli insegnanti sono umani!

Qual è l’aspetto più difficile del

suo lavoro?


Prof.ssa Córdoba

Beh, ci sono tante cose complicate nella vita, ma insegnando trovo molto difficile motivare gli studenti e far sì che abbiano un’iniziativa. Ah! Un’altra cosa… conciliare la vita personale con il lavoro, soprattutto quando si vogliono fare le cose fatte bene.

Prof. Franklin:

Beh... l’aspetto più difficile del mio lavoro è spiegare ai miei alunni concetti matematici complessi, e fare in modo che li capiscano bene.

Prof.ssa Hallihan:

Motivare gli studenti a lavorare. Ovviamente, essendo adolescenti, gli studenti vogliono fare qualsiasi cosa che non sia il lavoro, e devono essere costantemente motivati. Diventa faticoso dopo un po', soprattutto perché si sa che c’è tanto lavoro da fare, e che non si potrà farlo all’ultimo momento.

Prof.ssa Stringer:

L’aspetto che trovo più difficile del mio lavoro, è portare i libri a scuola in bicicletta. Anche stamattina sono caduti!

Prof.ssa Tessaro:

Cercare di far capire agli studenti che lo studio non è qualcosa di arido, un semplice immagazzinare di informazioni, ma un motivo di crescita personale che arricchisce lo studente e lo fa crescere dal punto di vista anche umano.

Prof.ssa Zampieri

La cosa più difficile in assoluto per me è motivare gli studenti. Io non riesco a lavorare se mi accorgo che i ragazzi non sono interessati... se vedo uno studente che sbuffa durante una mia lezione mi metto subito in discussione e mi chiedo dove ho sbagliato.

Quali sono le cose che le danno più soddisfazioni?

Prof.ssa Córdoba

Spero che tutti sappiano che io sono un’insegnante di Spagnolo. Quindi, sono contenta quando uno studente riesce ad esprimersi in un corretto spagnolo e quando tutti collaborano fra di loro in varie attività.
Provo un senso di sollievo alla fine dell’anno scolastico!

Prof. Franklin:

E’ facile dirlo... quando riesco a spiegare ai miei alunni le formule più complesse della matematica.

Prof.ssa Hallihan:

Quando uno studente lavora veramente, e produce un lavoro di alta qualità.

Prof.ssa Stringer:

Mi piace lavorare con gli studenti

Prof.ssa Tessaro:

Quando vedo che gli studenti sono interessati e incuriositi dalla materia e hanno voglia di approfondire le loro conoscenze.

Prof.ssa Zampieri

Mi ricollego alla risposta precedente: mi dà un’enorme soddisfazione vedere che il mio sforzo viene ripagato con un coinvolgimento da parte degli studenti. Uno studente di francese, in occasione dell’ultima uscita a teatro mi ha detto: “Grazie prof, per averci portati a teatro!”... mi ha fatto molto piacere sentirmi dire questo. E poi, ovviamente, i risultati ottenuti

Come dovrebbe essere lo studente ideale secondo lei?

Prof.ssa Córdoba

Uhmn... lo studente ideale... pensiamo un po’... Secondo me, uno sveglio, capace di cogliere le occasioni importanti. Anche il senso dell’umorismo è una qualità importante, essenziale nella vita.

Prof. Franklin:

Lo studente ideale per me dovrebbe avere queste qualità:

diligente

entusiasta

coscienzioso

grande lavoratore

appassionato di matematica

Prof.ssa Hallihan:

Lo studente ideale lavora seriamente e gioca seriamente. Tutto quello che fa lo fa nella maniera giusta, nel senso che... quando lo studente è a scuola lavora e si impegna, ma allo stesso tempo lo studente è una persona che ha degli hobby, degli interessi e degli amici. E’ anche una persona matura, che si integra con i compagni ma che sa anche collaborare con gli insegnanti.

La faccio una domanda che non ho nella mia lista: Lei pensa che sia possibile avere tutte queste qualità?

Prof.ssa Hallihan:

Certamente, certamente, sì. Non c’è dubbio. È “ganzo”non fare niente. Gli studenti sono troppo preoccupati di quello che pensano gli altri, per alzarsi e fare quello che sanno che è più importante e meglio per loro.

Prof.ssa Stringer:

Secondo me, uno studente ideale deve essere entusiasta, motivato, capace di pensare creativamente.

Prof.ssa Tessaro:

Lo studente ideale dovrebbe essere (non in ordine di importanza):

interessato

educato

responsabile

partecipe

attivo

Prof.ssa Zampieri

Lo studente ideale è lo studente interessato, che ha voglia di imparare e che vede l’insegnante come qualcuno che ha qualcosa da offrirgli e non come qualcuno che gli complica la vita e che lo annoia.

Se non fosse un insegnante, che cosa le piacerebbe essere?

Prof.ssa Córdoba

Ha ha.. avevo varie cose che mi sarebbe piaciuto fare da grande. Ad esempio, sognavo di diventare un architetto dato che sono appassionata al “design”. Magari anche una cantante, io adoro cantare! Mi sarebbe piaciuto far parte delle Nazioni Unite, perchè provo benessere quando aiuto le persone.

Prof. Franklin:

Mah... non saprei. Mi sarebbe piaciuto rapinare una banca, perchè è il modo più facile per fare soldi!! Scherzi a parte... non posso rispondere seriamente a questa domanda perchè la matematica è una passione per me... veramente, non saprei.

Prof.ssa Hallihan:

Hmm (pensa)… penso che mi piacerebbe essere una giornalista. Una giornalista che scrive sull’attualità.

Prof.ssa Stringer:

Mi piacerebbe diventare una regista!

Prof.ssa Tessaro:

Insegnare è la cosa che mi piace di più. In alternativa mi piacerebbe essere una ricercatrice universitaria, un’antropologa oppure un medico.

Prof.ssa Zampieri

So cosa sarei probabilmente se non avessi iniziato ad insegnare: lavorerei nel campo del turismo, visto che avevo intrapreso anche quel percorso. Ma non so se è quello che mi piacerebbe... forse sì perchè mi permetterebbe di fare due cose che adoro: viaggiare e parlare molte lingue.

Che tipo di studente era?

Prof.ssa Córdoba

Allora, una volta ero molto pigra, sognante e timida. In poche parole ero molto idealista. Ero una studentessa normale a scuola e mi piaceva essere creativa.

Prof. Franklin:

Lo studente perfetto, quasi sempre... solo a volte qualcosina meno di perfetto.

Prof.ssa Hallihan:

E’ passato tanto tempo, quasi non mi ricordo! (ride un po’).

Mah, questa non è una scusa!

Ms. Hallihan:

Ah, beh, ricordo che mi è piaciuta molto la scuola elementare, quei tempi erano belli. La scuola secondaria è passata velocemente. Non dovevo lavorare impegnandomi molto, e allora lavoravo sulle cose che mi piacevano e sopravvivevo nelle materie che non mi piacevano. Ma tutto il sistema era differente a quei tempi, tutto si focalizzava sui compiti.

Sì, ma i giorni eli liceo, quando aveva la mia età (sui 16 anni)?

Ms. Hallihan:

Non ricordo. Andava tutto bene. Ho fatto quello che dovevo fare, e… basta.

Prof.ssa Stringer:

Devo ammettere che ero una secchiona!

Prof.ssa Tessaro:

Molto diligente, studiavo con cura e mi piaceva fare tutto bene.

Quindi era una secchiona?!!

Prof.ssa Tessaro:

Un po’ sì, ma una secchiona simpatica.

Prof.ssa Zampieri

Brava, direi... ricordo che volevo essere sempre seduta in primo banco per non perdere una parola delle spiegazioni dei professori. Certe materie mi piacevano molto, come l’italiano, il francese e la matematica. Altre le trovavo pesanti, come la storia o la geografia.

Qual è la cosa (animale, pianta, oggetto o altro) che più la rappresenta?

Prof.ssa Córdoba

Uhmn.. è molto difficile da definire in una parola... Più che una cosa direi un elemento, l’aria… Non so se mi rappresenta, ma è una cosa che mi piace, che secondo me simbolizza la libertà perchè esiste dappertutto, non viene mai afferrata da nessuno e può spostarsi da un posto all’altro. Io non voglio essere troppo “legata” per cui adoro l’aria.

Prof. Franklin:

Beh... questa è una risposta a cui dovrei pensare... ma se devo proprio rispondere velocemente il mio scooter mi rappresenta, perchè è molto alla moda e ha stile, come me.

Prof.ssa Hallihan:

Non c’è. Molte grazie, ma non sono un animale, pianta o oggetto! E non ho mai preso in considerazione una cosa del genere! (ride)

Prof.ssa Stringer:

Una quercia, perchè cerco sempre il sole.

Prof.ssa Tessaro:

Un libro interessante perchè la mia vita è sempre stata caratterizzata dalla presenza di libri, che rappresentano la mia passione per lo studio.

Prof.ssa Zampieri

Così su due piedi non saprei rispondere. Mi viene in mente il mio computer perchè è un oggetto che uso molto, ma non perchè mi rappresenti. Forse un po’ sì, perchè se lo accendi ci trovi un po’ tutto il mio mondo: le foto di mia figlia, i miei blog, le email ai miei amici, le mie poesie, gli mp3 delle canzoni che mi piacciono, le ricette, le piantine della mia casa con i progetti per l’arredamento, e naturalmente tutto ciò che riguarda il mio lavoro...

Qual è l’aspetto del suo carattere che preferisce?E quello che le piace meno?

Prof.ssa Córdoba

Il fatto che non provo mai angoscia di fronte alle sfide che sono molto creativa e curiosa di scoprire nuove cose, sono gli aspetti positivi della mia personalità. Non mi piace invece, quando non riesco a raggiungere i miei obiettivi. Perciò, ci sono delle volte in cui non riesco a realizzare le mie idee.

Prof. Franklin:

Mah... l’aspetto che preferisco è il mio ottimismo e la mia capacità di usare la logica. Quello che mi piace meno è il fatto di non riuscire ad imparare l’italiano (e le altre lingue) velocemente.

Prof.ssa Hallihan:

Direi che l’aspetto che mi piace è quello di essere leale con gli amici, e che quando comincio una cosa la finisco, penso...

E l’aspetto che mi piace di meno... direi che ce ne sono molti... ma se devo sceglierne uno è un po’ difficile… non lo so… suppongo il fatto che dovrei sfidare me stessa in direzioni che non ho ancora esplorato, dovrei fare nuove cose, e non dovrei avere paura di fare nuove cose. Dovrei osare di più…

Prof.ssa Stringer:

L’aspetto che mi piace di più è che sono un po’ eccentrica. L’aspetto che mi piace meno è che sono impaziente.

Prof.ssa Tessaro:

L’aspetto che mi piace è che sono paziente e riflessiva. Non mi piace invece la mia apprensione, a volte eccessiva, di fare tutto nel modo migliore.

Prof.ssa Zampieri

Quello che mi piace di più di me è che sono molto determinata e cerco sempre di arrivare fino in fondo alle cose che sto facendo, affrontando le difficoltà con caparbietà. Mi piacciono le sfide! Quello che non mi piace di me è che sono molto ansiosa e che spesso mi complico la vita con preoccupazioni inutili.

Per quale talento le piacerebbe diventare famoso?

Prof.ssa Córdoba

Uhmn...non sono sicura... ma la cosa certa è che adoro essere efficace ed aiutare le persone, per cui mi piacerebbe diventare famosa lavorando alle Nazioni Unite. Sarebbe bellissimo diventare un’ambasciatrice.

Prof. Franklin:

Per le mia abilità matematiche.

Prof.ssa Hallihan:

Diventando una giornalista famosa in tutto il mondo, penso (ride). Mi piacerebbe essere come Robert Fisk...

Prof.ssa Stringer:

Vorrei essere un’eccellente sceneggiatrice.

Prof.ssa Tessaro:

O per essere una mente illuminata oppure per la danza classica.

Prof.ssa Zampieri

Non lo so, forse mi piacerebbe essere una cantante, o meglio una cantautrice, perchè la musica è uno dei modi più efficaci per comunicare quello che si ha dentro. Oppure una scrittrice, per lo stesso motivo... vorrei aver qualcosa di bello da comunicare alla gente.

Quali sono i suoi interessi al di là del lavoro? Come passa il suo week end per esempio?

Prof.ssa Córdoba

Mah, la prima cosa che penso fuori dal lavoro è la mia famiglia. Durante i weekend vado in palestra o a fare un giro in bicicletta. Mi piace un sacco praticare varie attività sportive! Quando trovo del tempo libero mi metto anche a leggere dei libri.

Prof. Franklin:

Normalmente nel week-end vado in centro, faccio shopping, prendo un gelato o un caffé. Occasionalmente vado in qualche bar o discoteca o prendo uno spritz (ma non tutti i weekend !).

Prof.ssa Hallihan:

(Sussurra: correggo i test!!!)

Ehem... si... Mi piace incontrare gli amici e andare da qualche parte con loro, e mi piace scoprire nuove cose. Mi piace uscire dalla città, andare in montagna ecc. (sussurra: senza usare trasporti pubblici!)

Prof.ssa Stringer:

Mi piace lo Yoga.. e ascoltare musica italiana... strano, vero?

Prof.ssa Tessaro:

Incontrare gli amici, fare qualche gita fuori porta, soprattutto in questa stagione... al mare, in montagna. Oppure andare al cinema, a teatro, ma anche leggere un buon libro tranquilla a casa.

E cosa non le piace fare durante il weekend?

Prof. Tessaro:

Correggere i compiti dei miei studenti (ride)!

Prof.ssa Zampieri

Bhè, devo dire che ho la fortuna di fare una professione che è prima di tutto una mia passione, perciò dedico molto del mio tempo libero al lavoro. Sono appassionata di cultura francese e quindi passo molto tempo leggendo libri in francese (ma anche in italiano, ovviamente), o mi diverto a cercare informazioni in Internet, a guardare film, ascoltare musica…. E poi, ovviamente, stare con la mia famiglia, anche senza fare niente di speciale, tranquilli a casa, per dedicare un po’ di tempo a mia figlia (e a mio marito) in maniera rilassata.

Mi dica tre piccoli piaceri della vita.

Prof.ssa Córdoba

Sinceramente trovo difficile rispondere a questa domanda. Amo il cioccolato, non riesco a sopravvivere senza! Mi piace viaggiare e visitare varie parti del mondo. Sono molto felice quando mangio i piatti messicani!! Oh, quanto sono buoni!!!

Prof. Franklin:

Tre cose...

gelato

i vestiti belli e alla moda

il bel tempo.

Le piace vivere in Italia?Perchè?

Mr. Franklin:

Sì, molto!!! Perchè qui la vita è molto rilassante!

Prof.ssa Hallihan:

Penso... le piccole, belle, inaspettate cose che succedono. Mi piace anche la buona compagnia, e una buona atmosfera.

Prof.ssa Stringer:

Il sole di mattina presto, atti di simpatia e le parole delle canzoni di ‘Simon e Garfunkel’

Prof.ssa Tessaro:

Alzarmi la mattina con una bella giornata di sole.

Guardare un bel paesaggio, un tramonto al mare, un panorama in montagna, un cielo stellato.

Ricevere una lettera inaspettata da un amico o da un’amica.

Prof.ssa Zampieri

Un aperitivo con le patatine (adoro le patatine, è una delle poche cose da mangiare a cui non so resistere!).

Leggere un libro in spiaggia, con il rumore del mare in sottofondo, possibilmente quando non c’è nessuno, la mattina presto oppure al tramonto.

Un bel bagno in una vasca piena di schiuma.

Ne ho anche un quarto... quando mi arriva il pacco di un ordine di libri e dvd fatto in Internet... che gioia tutti quei libri nuovi ancora profumati di stampa e quei dvd ancora con il cellophan!

(Sameer A., Vince M., Saeko M., Yohai N., Tina S.)


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